Quando ho scoperto che quest’anno era giá carnevale, mi sono sentita esageratamente piena di gioia!
Si, perché se per te che lo vivi ogni anno il carnevale é sempre uguale e solo un’altra data sul calendario, io invece mi sono resa conto di quanto sia prezioso mantenere tradizioni che, vivendo laddove non esistono, anche per tua figlia potrebbero non esistere mai…
Tutto inizió quando stavamo guardando Totó sapore e la magica storia della pizza e, mentre io ridevo a crepapelle vedendo quel buffo omacchiolo vestito di bianco, lei mi chiese:
– Mamma, chi é pulcinella?
Attimo di panico. Chi é pulcinella…e poi un giorno, se solo per caso vedrá qualche foto di Arlecchino mi chiederá lo stesso…Dottor Balanzone poi nemmeno a parlarne… insomma, mi prese lo scoramento da madre expat con figli mix che alla fine rischiano di non conoscere piú le loro radici.
A me, che vengo dal teatro della Commedia dell’Arte!!
Allora cominciai a sognare di organizzare feste di carnevale e corsi di teatro napoletano per far conoscere questa nostra meravigliosa realtá e… ecco l’occasione!
E’ carnevale, il mio campo estivo sta per finire e vogliamo fare una festa di chiusura. Vuoi coincidenza migliore?!
Certo, ho dovuto spiegare che in un “carnevale all’italiana” si va mascherati; che non si gioca tirarsi secchiate d’acqua ma al limite si tirano coriandoli e stelle filanti. E poi che ci sono dolci tipici che si preparano solo in quel periodo e che avrei potuto offrire per l’occasione.
In realtá sognavo di preparare io maschere per tutti (e naturalmente avrei usato Pierrot, Pantaloni, Colombine..) ma poi non ho avuto tempo e quindi mi sono accontentata di chiedere a tutti di venire con un vestito qualunque e che, naturalmente, hanno riciclato da Halloween, unico momento in cui qui ci si maschera.
E tutto sommato é andata bene: oltre alla ballerina di Saya, gli immancabili Batman e Capitan America,
c’erano anche un paio di bellissimi pagliacci,
un Flinstone, un pilota di F1 e una strana Minnie. Gli ho insegnato a soffiare le stelle filanti (?!), abbiamo spruzzato la schiuma, cantato il girotondo e…
sono riuscita ad avere almeno un piccolo, felice, assaggio di carnevale!!
B R A V A!
Grazie! Diciamo che sto imparando a fare di necessitá virtú 😉