Di Televisione e altri “Mostri”

The Flying machine

Anche i ricchi piangono.

Cosa significa il titolo di quest’inguardabile telenovela che fece epoca?
Semplicemente che i momenti no arrivano per tutti. Anche per i ricchi o, in questo caso, per i perfetti: quelli che hanno sempre la risposta giusta, il consiglio pronto e la veritá in tasca.
Ebbene si, te lo posso assicurare, proprio a te mamma normale che lotti ogni giorno con i piccoli (grandi) dilemmi quotidiani, chiedendoti sempre se avrai fatto la cosa giusta, cosa diavolo sta accadendo, perchè non ci riesci, come puoi fare, perchè forse avresti potuto farlo meglio e poi chissà se c’è un’alternativa
Dicevo: credimi quando ti dico che anche gli eletti hanno dei problemi. Il fatto è che loro non possono permettersi di mostrare la propria debolezza in pubblico, perchè se no perderebbero la maschera.

Invece noi, che di maschere non ne abbiamo e di peli sulla lingua ancora meno, non ci vergogniamo del nostro essere umani, dei nostri momenti no e della convinzione che a volte bisogna anche sbagliare per crescere e comprendere. E sappiamo anche perfettamente che possiamo imparare tantissimo anche dai nostri minuscoli figlioletti, anzi soprattutto da loro!

Ed ecco che, proprio durante uno di questi momenti, in cui magari avresti bisogno di un consiglio di cuore o di una parola di sostegno, appare invece una “perfetta” che, con voce melensa, sguardo perso nel vuoto ed un campo energetico che ti trascina immediatamente nel polo nord, ti dice:
Tu sbagli tutto. Perchè permetti a tua figlia di guardare la televisione“.
Poi ti assolve con il segno della croce, si rigira nella sua sottana svolazzante e ti lascia lì, con la bocca aperta e le lacrime agli occhi senza che tu possa nemmeno replicare.
Adesso, senza star lì ad aprire discussioni inutili sugli effetti della televisione e della tecnologia nel XXI secolo (che forse a volte qualcuno si dimentica davvero che non siamo più nell’Ottocento…), è ovvio che la prima risposta che ti salta sulle labbra è un bel: MAVVAFFANCULOVA’!

Poi però tu, che naturalmente non ti senti perfetta, ti metti in discussione, ti chiedi se davvero questo possa essere un problema e se servano a qualcosa i confronti con decine di altri genitori che, imperfetti come te, si scambiano consigli sui programmi più adatti ai bambini.
Beh, intanto ti hanno fatto scoprire racconti divertentissimi come Totò Sapore e la magica storia della pizza (grazie Vero!) con cui tua figlia ha conosciuto la taranta, Pulcinella ed il dialetto napoletano (e scusate se è poco!); ti hanno permesso un approccio alternativo alla musica classica con dei capolavori tipo The Flying Machine … ma soprattutto ti fanno capire che non sei sola nella giungla dei dubbi sull’educazione.

toto sapore

Poi arriva una riunione a scuola in cui un esperto di scuole libere, un amico svizzero che vive da anni in America Latina, ti spiega scientificamente e razionalmente perchè sarebbe meglio limitare le ore di tv, ma senza giudicarti.
E allora pensi che certo, c’è modo e modo di dire le cose, e forse tu hai solo avuto la sfortuna di incontrare una povera estremista, tipo quei vegani convinti che vanno in giro scalzi e se ti vedono mangiare una fetta di prosciutto, ti puntano il dito in faccia e cominciano a gridare : “Assassino!!

Insomma, mentre sei lì che ti tormenti di domande e ti chiedi perchè mai i figli non arrivino con il manuale d’istruzione, ecco che all’improvviso spunta un post, da un angolo nascosto della rete, in cui una madre non perfetta ma perfettamente onesta, riesce a raccontare in 3 parole proprio quello che sta succedendo a te (io scusate, ma non ho tale dono di sintesi!), la crisi che ne scaturisce, i dubbi e la certezza che comunque ce la possiamo fare, tutti, perchè genitori si diventa, non ci si nasce.
Finalmente le tue lacrime si trasformano in un pianto di sollievo, nel tuo cuore si materializza un “GRAZIE” tanto grande quanto la distanza che ti separa da quella donna e madre, e nella tua testa risuona un vecchio detto che d’improvviso (purtroppo) acquista senso:

gli amici si scelgono, i parenti no.

 

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Andate a conoscerli, sono amici!

 

 

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