Viaggiare nel tempo è uno dei sogni più diffusi
da sempre, da tutti. C’è chi sogna di viaggiare nel futuro, per vedere come sarà, e chi vorrebbe tornare indietro per sapere com’era, per immaginare come sarebbe stato se…
Io appartengo definitivamente alla seconda categoria e sono una degna figlia di altri tempi, per i miei gusti, i modi di pensare e parlare, per come mi vesto, come ballo, per quello che mi emoziona. Mio marito mi dice spesso che sono nata nell’epoca sbagliata e questo non solo lo fa divertire, ma gli facilita anche la vita. Ad esempio quando decide di farmi un regalo, che potrei etichettare come “pochi ma buoni” (per me).
Uno di questi è stato un servizio fotografico d’epoca.
Ci hanno fatto scegliere i vestiti, le scarpe, gli accessori. Ci hanno fatto accomodare in uno studio creato ad hoc e ne siamo usciti con le migliori immagini della versione di noi a inizio secolo. Ovviamente l’ingrandimento più bello è stato appeso con una cornice di legno antico, lavorata a mano da un artigiano del mio amato San Blas, il quartiere degli artisti di Cusco.
Vivere nel passato mi è sempre risultato piuttosto facile in Perù, dove ogni viaggio turistico è praticamente sempre un viaggio all’epoca precolombiana, con resti e manufatti che vanno di molti secoli nell’a.C. e parlano di quelle culture che vi abitavano assai prima dei (troppo) famosi Incas. Dai guerrieri delle nubi Chachapoyas, con geroglifici disseminati ovunque sulle impervie pareti di questa parte dell’Amazzonia
alle piramidi circolari di Caral, considerata la più antica civiltà americana, a poche ore da Lima
fino ad arrivare direttamente alla preistoria, ancora viva e presente nel Jurassic Park del Valle de Majes (circa tre ore da Arequipa), dove si possono osservare le assai ben conservate impronte originali di dinosauri.
Ma anche la vita quotidiana, da queste parti, offre scene da film in bianco e nero. Le donne dei paesini andini vestono regolarmente con gli abiti tipici anche quando si muovono in città
e continuano con azioni quotidiane come il filare la lana che, da quando siamo rimpatriati, ho visto solo alla Festa Medievale di Volterra, evento per me imperdibile.
Questa cittadina eretta su un colle nel cuore della Toscana, per una settimana all’anno si trasforma e torna a vivere come nel 1300. Allora nel villaggio incontri gli abitanti vestiti alla moda dell’epoca, i pastori che filano, gli accampamenti militari in cui si tira con l’arco, i falconieri in mezzo al prato, l’eremo dei frati che scrivono col calamaio, i bambini che si divertono con i trampoli e giochi di legno. E io, anche qui, trovo sempre la compagnia giusta…
Ma rivivere il passato è possibile anche grazie ad oggetti speciali che non appartengono più a questo tempo ma che, nonostante tutto, ci sono ancora e sono assai importanti. Per esempio?
Facciamo che li esaminiamo con calma in un altro post…