Nella nostra clinica usiamo tecnologia di ultima generazione per il trattamento dei bambini.
Si va dal dentista. Uno nuovo. Speriamo che questo super metodo sia buono davvero.
Il primo appuntamento è solo per vedere cosa c’è da fare, tirar giù un preventivo ed eventualmente fissare la visita. La sala d’attesa è praticamente un parco giochi e appena finito di riempire una scheda di 8000 domande, ci facciamo una partita a calcio balilla. Poi l’assistente ci porta nell’ambulatorio, dove la porta, le pareti e persino il lettino sono tappezzati da immagini di cartoni animati. C’è anche un mobile pieno zeppo di giocattoli: “se ti comporti bene, dopo la seduta potrai scegliere quello che preferisci!”
Vabbè, lei si emoziona e apre la bocca felice. Io sorrido, che altro posso fare…
Dopo attenta analisi mi presentano il preventivo. Si può fare tutto in sole 2 sessioni: qualche cariettina, trattamento al fluoro, sostanza sigillante per i denti definitivi e “sedazione cosciente” a metà prezzo perchè sono “raccomandata” da un’amica.
“Non ho capito bene la storia della sedazione“…
“E’ semplicemente un gas che li stordisce un po’, ma non si preoccupi, non è dannoso. Li fa sentire rilassati, come ubriachi (“borrachos” è ahimè uno dei termini più comuni nella cultura latina), e così non sentono male. L’effetto poi svanisce subito.”
“Ma se io non lo volessi, questo gas non dannoso?!”
“Se la bambina è tranquilla non lo usiamo. Anzi, le faccio un altro preventivo.”
Risultato:
– Preventivo 1 (con gas): 750 soles senza sconto; 450 con sconto
– Preventivo 2 (senza gas): 250 soles
Mumble Mumble
Prendo l’appuntamento convinta che mia figlia è una roccia e apprezzando anche la pulizia, la gentilezza e altri dettagli che qui non si possono certo dare per scontato.
Il giorno della visita conosciamo la dottoressa, a cui dico subito che noi siamo bravissime e non avremo problemi anche senza gas.
La fanno stendere sul lettino e immediatamente le accendono un maxischermo sulla testa con il suo cartoon preferito (era una delle domande sulla scheda d’iscrizione). Una delle carie sembra profonda e lei si lamenta un po`.
“Signora dobbiamo usare il gas, e probabilmente anche l’anestesia“.
“Ma, insomma, se già mettiamo il gas, anche l’anestesia? Per una carie?! Ma è sicura?”
“Guardi, se è per il costo…”
“No dottoressa, non è per il costo. E’ che noi non siamo proprio abituati ad usare medicinali.”
Lei però si lamenta di nuovo e la dottoressa innovativa comincia a sbraitare qualcosa che non capisco sotto la mascherina da cui spuntano solo gli occhi spiritati ed il naso rifatto alla francese che stona proprio in mezzo a quella faccia e, lo confesso, comincia ad infastidirmi. Mentre io sto spiegando a mia figlia cosa sta facendo e come funziona la storia del gas eccetera si incazza proprio (evidentemente capisce l’italiano) e mi apostrofa che non devo mica dire tutto a mia figlia.
“I bambini non devono sapere, devono solo distrarsi così io posso lavorare”.
Ah beh!
Ho contato fino a 3: o la mando a cagare e me ne vado con il buco nel dente aperto, o faccio un pianto e un lamento ed evito di essere sempre la solita immigrata criticona davanti alla mia bambina. Ha vinto la seconda possibilità (non mi spiego ancora il perchè) e ho lasciato che finissero il “lavoro”.
Le hanno messo in mano due palline antistress di Frozen, una mascherina per spararle nel naso ossido di azoto (spero di tradurre bene) e nel frattempo continuavano a trasmettere il cartoon a volume massimo; così la dottoressa di ultima generazione ha potuto lavorare senza più disturbi o interruzioni. Un attimo prima di finire le hanno fatto comunque l’anestesia (non sono dentista e mi domando perchè) e alla fine le hanno fatto scegliere il suo regalo.
Quando siamo uscite mi sa che ero più stordita io di lei, che ha voluto fare un’altra partita a calcetto prima di andarsene. Mi hanno fatto firmare un’autorizzazione per l’applicazione del gas (dopo averlo già fatto) e solo allora ho preso realmente coscienza del fatto che il grande metodo innovativo consiste in realtà nel drogare i bambini per farli stare tranquilli…
Tutti mi rassicurano che non è dannoso, ma più tardi lei ha iniziato a dirmi che aveva voglia di vomitare e le girava la testa, quindi per la seconda seduta ho rifiutato tassativamente il suddetto gas, ho chiesto un po` di pazienza alla specialista in bambini ed ho parlato tranquillamente con mia figlia prima di andare. Non ci sono stati lamenti, nè problemi, nè effettiva necessità di rincoglionirla. E` stato più rapido della volta precedente e le hanno fatto scegliere lo stesso il premio. A me, invece, non hanno fatto scegliere il prezzo: mi hanno presentato il conto pari al preventivo 1 (con gas) e quando ho fatto notare l’errore…
“Ah davvero non l’avete usato? Nessuno rifiuta mai. Allora aspetti, vado a chiedere alla dottoressa cosa devo fare!”