
All’asilo si sa, la creativitá si spreca (a parte imparare lettere e numeri…)
Ma stavolta sono stati i genitori a venir chiamati in causa. Occasione? La festa familiare per l’anniversario della scuola.
Naturalmente c’era l’immancabile gara fra squadre, quindi ogni aula doveva dare il meglio di sé.
Noi rappresentavamo il gruppo “3 anni”.
Innanzitutto bisognava scegliere le magliette distintive per la nostra squadra, e mentre tutti si sono limitati a decidere un colore rappresentativo e mandarle a stampare, i nostri compagni di squadra hanno accettato il mio suggerimento di farle decorare ai bambini ed ecco che ci siamo ritrovati delle bellissime polo con gli animali fatti con le impronte di mani e piedi dei nostri figlioletti!
Per avere un look perfetto peró servivano anche i cappellini, e dato che il nostro tema era: “Salviamo gli animali“, alcuni genitori si sono incaricati di fare delle simpatiche visiere con tutti gli animali della foresta e della selva.
Intanto anche i bambini dovevano preparare un numero e (per fortuna) la maestra ha scelto un “ballo cinese” che ci ha salvati dalle tipiche danze andine, bellissime per carità, ma è possibile che a scuola non si insegni altro e che in ogni festa si vedano sempre gli stessi costumi?!
E’ come se in Italia si ballasse sempre e solo la taranta: io la adoro, ma dopo un pò romperebbe i coglioni lo stesso, no?
E naturalmente anche i genitori, per non essere da meno, hanno dovuto preparare il loro numero, per far vedere ai bambini che partecipano attivamente alla loro vita scolastica.
La maestra ci ha proposto una “Cenerentola moderna” musicale e naturalmente anche qui c’era il tipico ballo dello “zapateo”, qualche bachata e l’immancabile ed odiatissimo reggaeton. Facendo buon viso a cattivo gusto, comunque, ho accettato il ruolo di Cenerentola (perchè sono l’unica magrolina, dicono) e non solo sono tornata a calcare le scene del palcoscenico dopo secoli di assenza per sculettare davanti a tutti, ma mi sono sentita proprio come mio padre che, quando andavo io all’asilo, si travestiva da Pierino, faceva il prestigiatore ed organizzava le recite della sua amata figlioletta.
Speriamo che anche la mia, quando un giorno vedrá queste buffe foto, apprezzerá lo sforzo di sua mamma!!
Infine c’era anche la gara di cucina: divisi a gruppi, dovevamo inventare un piatto nuovo e buono a base di avocado (dato che il nostro asilo è immerso in una coltivazione di avocado bio!).
Qualcuno mi ha chiesto una “lasagna di avocado“, ma metterlo in forno proprio non mi pareva il caso… quindi, dopo un’attenta ricerca su internet, ho fatto un paio di proposte finché i miei compagni hanno accettato l’idea dell’ “Insalata di quinoa, avocado e mango“.
Abbiamo fatto le prove a casa, é venuta bene, allora non restava altro che ripeterla il giorno della festa e… abbiamo vinto nella categoria:” Piatto più innovativo” (si, c’erano addirittura le categorie ed un vero chef fra i giurati ahaha!)
Premio: 3 chili di avocado, una scatola di cioccolatini e l’archiviazione della ricetta negli annali della scuola. Ma non possiamo negare che il miglior regalo é stata la soddisfazione personale…
C’era anche un premio per la “miglior presentazione”, ma naturalmente la nostra “apparecchiatura di riciclo” non é piaciuta molto ai giudici, che hanno preferito gli addobbi in stile matrimoniale al nostro semplice tavolino autoctono. E vabbè, non gli avremo riempito gli occhi, ma la panza si!
Se volete provare la nostra ricetta, ecco come si fa. Leggetelo qui: INSALATA DI QUINOA ricetta
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