Ed è passato anche questo Natale, un pò diverso e un pò uguale a sempre.
Diverso perchè quest’anno la mia bambina era sufficientemente grande da potersi godere l’alberello, riconoscere la figura di Babbo Natale, ricevere i regali con emozione e scartarli con gioia.
Diverso perchè siamo rientrati in un contesto che per me è quello di sempre – la MIA casa, la MIA città, la MIA gente – ma che per lei, cresciuta lontano è assolutamente nuovo.
E allo stesso tempo per lei è stato uguale a quello passato, che era il primo: senza il suo babbo, che ha visto solo via webcam e sentito per telefono. Mentre per me questo lo rendeva diverso, perchè fino all’anno scorso i Natali io li avevo sempre passati insieme a lui…
La dinamica dei giorni di festa è stata uguale (cena con gli amici per la vigilia del 24, poi il 25 pranzo al ristorante con la famiglia materna e cena in casa con la famiglia paterna), ma tutto era un pò diverso: il 24 ci siamo ritrovati in pochi per una cena a base di pesce, contro la solita “cena dei tortelli” in una casa affollata di gente che ritorna per l’occasione da tutto il mondo e così ci si riuniva per raccontarci le nostre vite lontane. Quest’anno invece qualcuno è rimasto fuori, qualcun’altro è andato da suoceri lontani, qualche altro ancora ha preferito “una cosa più tranquilla” per i bimbi -tanti!- nuovi arrivati.
Il giorno di Natale poi tutto si è concentrato sulla regina della nostra casa: i pacchi sotto l’albero erano praticamente tutti per lei; il tavolo del pranzo l’ha vista capotavola indiscusso e la sala della cena centro dell’attenzione di una famiglia enorme, che ha sempre approfittato dell’occasione per sentirsi più unita e quest’anno, invece, stava lì un pò divisa da stupidi battibecchi tra fratelli che invecchiano male.
Ma noi ci siamo godute tutto lo stesso: ritrovare le cose di sempre e scoprirne di nuove, belle o brutte che fossero, perchè l’importante era stare insieme alle persone importanti, che per me Natale è sempre stato questo: l’occasione di riunirsi e reincontrarsi.
E quest’anno ho potuto condividerlo davvero con mia figlia, che ha conosciuto la NOSTRA realtà ed il resto della SUA gente.
Peccato solo che non ci fosse anche babbo con noi…