Oggi cedo con piacere la parola ad un’esperta nel campo dell’osteopatia che, come sapete, ci interessa molto.
Speriamo quanto meno di incuriosirvi ed aspettiamo tutte le vostre domande in merito!
Scrivete nei commenti o all’indirizzo: unoceanoperculla.com@gmail.com
– Un incontro apparentemente casuale durante un viaggio sciamanico in Perù, in cui conosco tante persone.
Nasce una collaborazione.
Valentina mi domanda: “Ma non è che ti andrebbe di scrivere che cos’è l’osteopatia sul mio blog?”
E io mi chiedo: “Da dove parto? E’ così vasta come disciplina.”
Comincio a pensare alle basi dell’osteopatia, le radici da cui sono spuntati i primi germogli per poi crescere e diventare alberi sempre più grandi e luminosi.
Riapro i miei appunti dei sei anni trascorsi alla scuola di osteopatia per estrapolare i principi essenziali.
Mi sorprendono lacrime di emozione: un percorso che per me è stato così tortuoso e complesso e che mi ha dato così tanto che ora la mia vita senza l’osteopatia sarebbe vuota…e si affaccia un grande GRAZIE all’universo che mi ha portata fino a oggi.
E un grazie a Valentina che mi ha “casualmente” portato a riaprire i miei quaderni.
Il papà dell’osteopatia si chiama Andrew Taylor Still, e le tre regole che caratterizzano questa disciplina sono:
– La struttura governa la funzione: la forma di ogni parte del corpo ha un perché, e se il cranio per esempio è fatto in un certo modo è perché deve soddisfare determinate funzioni. Tutti sanno che, ad esempio, i bambini che hanno avuto problemi importanti con deformazioni della testa alla nascita poi hanno avuto problemi anche di ritardo mentale, perché la “scatola”, non essendo armonica, creava dei problemi di sviluppo anche del contenuto, in questo caso il cervello.
– La regola dell’arteria è sovrana: tutte le strutture del corpo sono nutrite dal sangue, che apporta le sostanze e porta via i detriti, quindi se voglio ripristinare la funzionalità di una struttura dovrò verificarne il corretto apporto sanguigno ed eliminare i blocchi che ne impediscono l’afflusso.
– Il corpo possiede in sé la capacità di auto guarigione: nella maniera meno invasiva possibile dovrò cercare di ripristinare l’omeostasi, cioè l’equilibrio del corpo. Se per esempio una persona ha mal di schiena, dovrò cercare la causa che ha portato a quel problema (per es. una vecchia distorsione di caviglia mai curata) e attraverso la risoluzione della causa, il corpo si correggerà da solo, ripristinando una corretta postura.
Attraverso vari approcci (strutturale, viscerale, fasciale, funzionale, cranio-sacrale etc.) l’osteopata interviene sui più disparati problemi inerenti il corpo umano: la postura, gli organi interni, il cranio, il sistema nervoso, l’occlusione dentale, i traumi (fisici ed emozionali) a cui è andata incontro la persona.
L’osteopatia è adatta a tutti: dai neonati, ai bambini, agli adulti, agli anziani, alle donne in gravidanza, agli sportivi. E’ efficace sia come cura di un problema che nella prevenzione che si dovrebbe fare per mantenere costantemente un buono stato di salute, che è la chiave per vivere una vita piena e gratificante.
Francesca Abburà –
Brava …mi piace molto la tua descrizione dell’osteopatia…fra l’altro io vado da un osteopata almeno tre volte l’anno…..
Hai ragione, bisognerebbe trasformarla in un’abitudine. Come andare a farsi un controllo dal dentista! 🙂