Crema solare anche in inverno

Oggi parlo anch’io di creme solari.

Sicuramente per la maggior parte dei lettori risulterà un argomento assolutamente in linea coi tempi (perchè so che siete tu lì, in fila verso il mare…), mentre per quelli che pensano che qui da noi in Perù adesso è inverno, potrebbe risultare strano che io tocchi l’argomento…
E invece vi racconto che proprio per noi, anche in questo periodo dell’anno, il protettore solare è assolutamente fondamentale.

A questi 3000epassa metri d’altezza su cui camminiamo ogni giorno, il sole picchia inesorabile soprattutto al mattino presto, fino all’ora di pranzo, ed arriva molto più diretto grazie anche al fantastico buco dell’ozono che ci sovrasta…
Poi, appena cala un pò, comincia invece un frescolino che si trasforma presto in un freddo bestiale, specialmente la sera e la notte.
Insomma, nell’oasi climatica in cui ci troviamo, abbiamo il piacere di godere di tutte le 4 stagioni in un solo giorno!
Naturalmente questo ci obbliga a seguire alcune semplici regole di “sopravvivenza” tipo:
– uscire sempre con protettore solare ad alto fattore, cappello (rigorosamente di paglia!) e occhiali da sole
vestirsi a strati e non dimenticare mai il maglione di lana o un bel giaccone se decidiamo di stare fuori fino a tardi

Ora, queste semplici regole vengono suggerite anche ai turisti che in questo periodo dell’anno popolano la città e naturalmente sono risapute da chi viene qui regolarmente da molti anni, come ad esempio la famiglia di mio suocero, che è arrivata un paio di giorni fa portandoci un bel carico di affetto italiano!
Eppure oggi ho dovuto ricordarlo alla mia suocera n.2 (lo sapete che la nostra famiglia è molto allargata e complicata no?!) quando ho visto che stava lasciando mia figlia a cucinarsi sotto il solleone nel suo passeggino
Lei si era offerta di tenerla mentre noi andavamo a sbrigare alcune cose e, dato che voleva portarla a fare una passeggiata, siamo scesi tutti insieme. Arrivati fuori si è messa a parlare con un’amica mentre la piccina aveva già buttato in terra il suo cappello (come al solito) e, curiosa di provare il brivido dell’autocombustione, si stava praticamente togliendo i pantaloni per vedere anche le sue gambe -bianco latte- trasformarsi in peperoncini, come già era successo alle sue guancie.
All’inizio ho aspettato pensando “dai, adesso se ne accorge”, ma quando ho visto che non era proprio così, gliel’ho fatto notare.
– Ma ha su il protettore – mi ha risposto lei.
Ed effettivamente le avevamo messo la solita crema protezione 50 di ogni giorno, ma non è sufficiente se resti fermo immobile, a mezzogiorno, rivolto proprio verso il sole. Così le ho chiesto per favore di girare il passeggino di 180 gradi e solo allora mio marito ha fatto rombare la moto e siamo partiti un pò più sollevati.

Morale della storia?
Sotto il sole, usate una buona protezione.
Se la volete biologica per paura degli elementi cancerogeni che si dice possono contenere, va bene, scegliete quella che preferite e vi fa sentire meglio, ma usatela!

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2 commenti

  1. Ahia!! Io odio il sole, ho la pelle chiara e quando vado al mare non posso fare a meno dell’ombra e della mia protezione 50!
    I bambini poi sono ancora più delicati e vanno trattati con un maggiore occhio di riguardo!
    A tal proposito mi sono venuti in mente i bambini birmani, con le loro facce decorate da una pasta gialla, non so se a qualcuno di voi è mai capitato di vedere delle foto. Questa sostanza non è altro che è la polvere ricavata dal legno di Thanakha, un albero simile al sandalo.
    Ed è proprio con questa polvere che, sia donne che bambini, si spalmano sul viso per illuminare la pelle. Ma il Tanaka non solo è per bellezza, viene utilizzato anche come come filtro solare. Non è un caso quindi che la mettono soprattutto sulle guance, sul naso e sulla fronte.
    So che nessuno qui è in Birmania, ma all’occidentale possiamo usare la pasta all’ossido di zinco da spalmare sulle zone più esposte e magari, perchè no, decorando in modo giocoso le guanciotte dei vostri bambini, così si unisce l’utile (proteggere la pelle) al dilettevole (giocare divertendosi).
    Provare per credere!

    • Grazie per averci portato lontano col tuo racconto Wanda!
      Riguardo all’ossido di zinco peró io ricordo di fare attenzione: é una sostanza che tappa i pori della pelle e proprio per questo protegge, ma al tempo stesso le impedisce di respirare. Quindi suggerisco di usare solo creme con una bassa concentrazione di ossido di zinco e, per i culetti arrossati, di usarle solo quando sono DAVVERO arrossati e non come preventivo se i bambini stanno bene…

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