Sono superstiziosa? Si.
Mi sento stupida per questo? No.
Come si dice dalle mie parti: “meglio aver paura che buscarne”.
Peró a tutto c’é un limite.
La mia piccina deciderá poi da sola se credere o non credere a certe cose, ma io intanto ho preso delle piccolissime precauzioni (che poi son le stesse di quasi tutti, perché anche quelli che si dichiarano scettici, incorruttibili, troppo intelligenti per credere a certe cose… in un modo o nell’altro ci cadono sempre).
Dalla sua culla in Italia penzola un oggettino rosso antimalocchio e sotto il materasso ha il santino di una verginedinonsodove che una vecchia zia mi ha pregato di mettere proprio lí e, benché io non sia credente, ho pensato che male non puó fare.
Prima di partire per il Perú, peró, ho deciso di rafforzare le misure di sicurezza, perché quaggiú le energie sono molto piú forti si sa, e poi lei é cosí bianca che sicuramente attirerá molti sguardi…quindi ho preso il braccialettino di wayruro (quei semini rossi e neri che si trovano in collanine e portachiavi di praticamente tutto il sudamerica) che le aveva regalato suo padre e gliel’ho schiaffato al polso!
Eppure pare che a volte non sia sufficiente…
Pochi giorni fa mi son ritrovata con la piccina che d’un tratto é passata dalla tranquillitá totale ad una vera crisi isterica: un pianto disperato improvviso per cui siamo rimasti tutti a bocca aperta. Allora é intervenuta sua nonna: prima le ha fatto il segno della croce sulla testa con la lingua, poi l’ha portata in bagno con un pentolino d’acqua per scacciare il malocchio. O forse dovrei dire schiacciare, visto che ad un certo punto l’ho sentita sbattere sulle pareti a tutta forza.
Io l’ho lasciata stare, un pó preoccupata, un pó curiosa, un pó scettica non lo nego. Ma alla fine la gordi si é tranquillizzata di colpo, quindi…
Quindi ho chiesto spiegazioni e mi é stato detto che probabilmente la nostra ospite (una vecchia amica che stava pranzando con noi) la aveva “ojeado“, come si dice da queste parti, perché le persone con un neo dentro l’occhio hanno questo potere.
Oppure, l’altra possibilitá (dato che ci muoviamo nel campo dell’incomprensibile bisogna sempre cercare altre possibilitá) é che una delle tante donne riunite in quel pranzo avesse le mestruazioni e, si dice, le donne in “questo stato” non possano toccare i neonati senza avere tale effetto negativo.
Ma questa storia non mi torna: la donna, la madre, la procreatrice e protettrice, potrebbe mai danneggiare creature provenienti dal ventre di una sorella?! E che davvero vogliamo tornare a quando la donna mestruata veniva messa al rogo?
Beh, io preferisco ricordare le tribú in cui gli uomini si coprono la faccia con il sangue mestruale prima di partire per una guerra, sicuri cosí di ricevere tutta la forza necessaria per vincerla.
E a questo punto, preferisco pensare che mia figlia piangeva perché voleva che le cambiassi il pannolino!