Dopo 36 anni, il Perù torna a partecipare ai mondiali di calcio.
L’ emozione è comprensibile e il desiderio di fare business sull’emozione, pure.
Se i peruviani si erano inventati il “kit del papa” per omaggiare la venuta di Pancho, figuriamoci cosa non potevano tirare fuori dall’evento mondiali!
Per mesi le nostre vite sono state scandite dallo scandalo Paolo Guerrero (usa cocaina, si o no?) che ha messo in secondo piano ogni altra notizia, e dal mi manca/celo delle figurine dei Mondiali, che solo su questo ci sarebbe da fare uno studio a parte…
Ma tu, hai l’album Panini originale o l’imitazione più economica? Hai finito l’album regolamente o ti sei comprato il paqueton per fare prima? E soprattutto: lo sai che si chiama albuM e non albuN, vero?!
Così, davanti al mercato ortofrutticolo, nasce il mercato nero delle figurine, dove quelle regolari te le danno a 5 per 1 sol mentre le “chiavi” (i numeri mancanti) valgono 2 soles ciascuna.
E nemmeno il supermercato vuole essere da meno: le grandi marche si trasformano in marche russe;
patate e cipolle pesano meno se le porti via con la borsa dei campioni;
all’uscita ti ricordano di sostenere la tua squadra
e una volta fuori, ti allestiscono la sala per gli scambi di figurine del fine settimana.
Tutti vogliono avere le magliette dell’evento
e va bene se lo fai volontariamente (me la sono comprata anch’io, pensate un po`!), ma davvero è normale che a scuola si obblighino i bambini ad insossarla il giorno della partita? Ai figli di amici hanno persino chiesto di portare un cuscino per andare a vedere la partita in giardino…
Sarà che a me del calcio non è mai fregato nulla, però vedere amiche che si fanno le unghie a tema
e non poter più nemmeno mangiare il prosciutto in pace… mi pare un pò eccessivo ecco!
Comunque alla fine non è andata male, perchè il Perù è stato buttato subito fuori dai mondiali e le magliette ora sono già a metà prezzo!
E intanto i media hanno anche un nuovo caso “Perù in Russia“: un tifoso che si è divertito a filmare i suoi pesanti insulti a tutte le ragazze sovietiche che incontrava per strada
E quasi quasi rimpiango il caso Guerrero…