Quando ho letto il post di Nadja, mi son rotolata dal ridere.
Mi sono sentita sollevata del fatto che qualcun’altro la pensasse come me e che quindi, forse, non sono l’unica criticona guastafeste. Poi ne abbiamo parlato ed abbiamo deciso che (ovviamente) dovevo dare anch’io il mio apporto alla sua ironica critica sui “Fashion Crimes in Perù”. Quindi riporterò la lista degli “orrori” che quotidianamente la scuotono (come dice lei) ed aggiungerò, sotto, le mie note. Ahahahah!
- LE SPALLINE. Sì, proprio loro. Dagli anni ’80 con furore, le giacche con le spalline sono un must have.
E dove si mettono le spalline, direte voi? Ma ovviamente nell’abito elegante, quello da usare al matrimonio del fratello, rigorosamente con camicia bianca e cravattone a tinta unita! Insomma, roba che mio nonno ai suoi tempi era più moderno ecco.
2. I LEGGINGS non sono pantaloni. Questa verità pensavo fosse universalmente riconosciuta. E invece…
…e invece in un paese dove la moda (peraltro immutabile e immutata da anni) dice che il pantalone deve starti addosso come il budello intorno alla salsiccia, i leggings diventano la forma più comoda e moderna per sentirti… all’avaguardia.
3. I CALZINI BIANCHI in spugna. Magari sotto abiti eleganti . Cari uomini, no. Non si fa. Brutti brutti. Non ve lo ha detto nessuno vero? Mi spiace ma è un grosso NO.
Uomini, dice lei, ma anche donne! Perchè se il calzino di spugna sotto il mocassino è ridicolo in un uomo, immaginatevi sotto la scarpa col tacco! Eddai!
4. FANTASIE, COLORI E RIGHE usati senza criterio alcuno. Va bene la libertà di espressione soprattutto nella moda, ma uno specchio non ce lo avete a casa?!
A me personalmente, poi, irrita non soltanto il mix di fantasie e colori, ma anche quello di tessuti. Ok che ad Arequipa il clima è strano e se la mattina è estate, la sera diventa inverno, però vedere gente che va in giro con i sandali, la gonna lunga di lana e il top con laccetti… davvero, mi urta i nervi!

5. LE SPALLINE TRASPARENTI nel reggiseno. Si vedono. Qualcuno ve lo doveva pur dire. Sono brutte. Sono illegali. Se non lo sono lo dovrebbero essere. Ma cosa vi viene in mente eh?!
Ma questo vale per chiunque e in qualunque spazio del globo terracqueo: ve lo confermo, le spalline trasparenti fanno davvero cagare!
6. LE PINZE PER CAPELLI. Si usano, se necessario, in casa o dal parrucchiere. Non si portano in giro così dai, ma davvero?! E qui le vendono pure animalier, che vanno per la maggiore! Sono un MUST. O fosforescenti. Aborro!
Ma dato che al peggio non c’è mai fine, ecco allora che camminando per strada vi potrà capitare di vedere non solo la sciura che sta in negozio con i bigodini, ma addirittura mamme che portano a scuola i figli con la spazzola intera arrotolata nella frangia! Scene da film imperdibili.
7. TACCHI ALTISSIMI alle 7 del mattino. Ammessi solo se state rientrando da una festa durata fino al giorno dopo. In caso contrario è un NO assoluto.
E se state rientrando da una super festa in cui il taccone ed i lustrini erano inevitabili, fate lo sforzo di pagare un taxi, perchè vedere la brutta copia di Melania Trump che viaggia in combi fa veramente Fantozzi. Poi, in generale, provate anche a pensare che c’è un look adatto per ogni occasione…

8. A proposito di scarpe. LE DECOLLETÈ CON PUNTA LUNGA, lunghissima, erano brutte pure quando erano di moda. Mi fanno sanguinare gli occhi. Per favore, buttiamole eh!
Che poi io mi domando, ma davvero son comode? Perchè se i cobradores di combi (ovvero quelli che letteralmente buttano le persone dentro e fuori da queste specie di autobus gridando “appiccicatevi, appiccicatevi!” n.d.r.) le usano per lavorare, allora forse dovrei provarle anch’io! (Naturalmente è puro sarcasmo eh)
9. LA NAIL ART. Quella pesante. Unghie a mandorla lunghissime e con colori e disegni improbabili. Ma come fate a casa?! E’ una domanda seria!
Ebbene si, la mania per le unghie disegnate è una vera e propria malattia che, ovviamente, ha contagiato tutte: dai 5 ai 105 anni le peruviane (di città) sfoggiano con orgoglio queste mani improbabili e i “nails holes” spuntano come funghi ad ogni angolo. Osignur!
10. LE BAMBINE CON I TACCHI e truccate. Questo proprio è forse il peggiore. Ma che vi hanno fatto di male eh!? Ma lasciatele in pace e compratevi una bambola no?
Vabbè, se però poi fra le bambole scegliete Paolina… allora di che stiamo a parlà?! (E qui prometto un post a parte perchè davvero mi sembra un problema serio!!)

11. LE TAGLIE DEI VESTITI. Se non le sapete chiedete gentilmente alle commesse. Perché devo rischiare di essere uccisa da un bottone della vostra camicia eh?!
Qui però entra in gioco l’antropologia. Sappiamo che per alcuni popoli “grande è bello” e “stretto è pure meglio”, ecco quindi svelato il mistero del piacere di vivere risucchiate dall’ abito!

12. LE CROCKS. Sono ciabatte santo cielo!! Che ci fai al supermercato con quelle?! Chi è stato a sdoganarle per l’esterno eh!?
Bene, quando deciderete di togliere le ciabatte per andare a comprare il pane, per favore non dimenticate di fare lo stesso anche con il pigiama, si?!
Ora, sperando che nessuno si sia sentito offeso, preferisco non rincarare la dose aggiungendo nuovi punti a questa già esauriente lista che però, davvero, non si poteva evitare.
Perchè prima o poi qualcuno deve pur dirglielo…